Marino Parisotto: tra commercial e fine art

Marino Parisotto: tra commercial e fine art

Un pensiero su Marino Parisotto, fotografo

In questi giorni sta uscendo in edicola Fotografare di Agosto e all’interno sarà presente la mia intervista a Marino Parisotto. Impossibile quindi non dedicare un Daily Click a questo fotografo straordinario, considerato da Photo France uno dei 10 fotografi migliori al mondo. Le sue fotografie hanno rappresentato i marchi più famosi diventano una vera icona dell’eleganza.

Una curiosità sulla sua produzione? Ama scattare in controluce! Per ora il resto è top secret. Vi aspetto in edicola.

Marino Parisotto-La-Perla-

Per saperne di piùhttp://www.marinoparisotto.com

Share

Commenti

  1. Parisotto ha un’inconfondibile gusto nella composizione delle immagini come nelle luci che sono solo apparentemente controluce ma in effetti dovute ad una complessità incredibile di schema più usato nel cinema che (purtroppo) in fotografia. La cultura d’immagine di Parisotto richiede grandi mezzi ma anche grande disciplina perché più persone partecipano allo shooting e più probabilità vi sono di errori. Parisotto osa molto nelle pose dei modelli e pochissimo nella post-produzione che fa intervenire con prudenza e solamente nello stretto necessario. é rimasto uno dei grandi che siano tutt’ora operativi e impegnati in una continua evoluzione di gusto e stile. Che dire? alcuni suoi scatti sono un esempio di perfezione sia di tecnica che nella fantasia delle composizioni

    • Concordo nell’uso del termine ‘Perfezione’ perché è proprio così, le sue fotografie hanno tutti gli elementi che convergono nel creare immagini uniche e…perfette!
      Riguardo al controluce ti confermo la sua propensione a scattare in controluce (ovviamente supportando il tutto da un complesso schema di luci). E’ una tecnica, quella del controluce, molto controversa. Nei manuali di fotografia sembra una pratica off limits. Ma un grande fotografo può grandi cose e Parisotto ne è l’esempio.

      • il conroluce dona alla composizione una tridimensionalità diversa e più esaltata. certamente richiede esperienza nella gestione delle luci specialmente quando sono naturali perché é più facile domare il dio flash che Ra…..la prudenza verso questa scelta d’illuminazione dimostrata dai manuali per principianti viene solamente dal desiderio di far intraprendere strade facili per evitare di demoralizzare i neofiti, ma il dominio della luce passa solamente attraverso l’uso sapiente del controluce. pensa solamente ai bellissimi scatti di arredamento fatti da Aldo Ballo con il suo magistrale controluce radente.

      • Verissimo. Il controluce richiede un controllo maggiore di più variabili anche se con le nuove fotocamere il rischio di bruciare i pixel si è ridotto notevolmente. Ci sono dei regolatori di esposizione che rendono la pratica meno complessa anche ai neofiti.

      • il controluce non vuole nuove tecniche, ma studio e pratica e il buon gusto per non farne un uso eccessivo e improprio. buon we

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *