Daily Click: i fotografi de-constructing di Paolo Ranzani
Il progetto fotografico di Paolo Ranzani
Il fotografo vive di fotografie, i fotografi sono le “loro” fotografie, i fotografi sono fatti di fotografie. Avevo questo pensiero. L’ho realizzato grazie agli amici e ai colleghi che si sono prestati. Metadati per i curiosi: 60 secondi a ritratto x 50 istantanee di un iPhone, luce….quella che c’era!
Paolo Ranzani
Nel 2013 si è svolta un’edizione molto significativa di FotoIncontri, un evento che richiama ogni anno molti fotografi e appassionati di fotografia nei bei territori della bassa emiliana. FotoIncontri 2013 ha riunito a San Felice sul Panaro 12 grandi fotografi italiani anche se, contando gli ospiti e chi ha contribuito all’iniziativa, le personalità coinvolte in questo evento sono state molte di più. La direzione artistica è stata affidata a Settimio Benedusi.
Tra gli organizzatori, il coordinatore dei fotografi è stato Paolo Ranzani, che durante le giornate di organizzazione del festival ha realizzato dei ritratti molto particolari ai presenti. Mi racconta Paolo:
<<Mentre ultimavamo i preparativi del festival ho pensato che alla fine si sarebbe creato un libro oppure una mostra e che quindi si sarebbe reso necessario rappresentare i fotografi presenti. Ma…come lo rappresenti un fotografo? Come lo fotografi uno che fa fotografie senza essere banale o seguire stereotipi e, sopratutto, avendo a disposizione pochi minuti? Ci ho riflettuto a lungo e ho deciso che avrei dovuto realizzare il ritratto in pochi secondi perché non avrei avuto la possibilità – e neanche l’avrei voluta- , di pensare a pose, luci e location, avrei dovuto cogliere quello che c’era dove era e velocemente.
Ho scelto di utilizzare un iphone: veloce e diretto non invasivo. Avrei inquadrato ogni fotografo seguendo il suo “essere”, unendo a questo le percezioni che avrei avuto in quel momento. Ragionando su questa linea ho definito il fatto che un fotografo è fatto di fotografie, di attimi, di frames, di momenti. Momenti che il fotografo vive e fissa. Le fotografie sono per il fotografo vita, anche perché vive grazie a questa operazione del fissare i pensieri in momenti. Insomma: il fotografo è un puzzle di fotografie e quindi la sua rappresentazione non è UNA fotografia ma un insieme di sguardi.
All’inizio mi era chiaro il concetto, ma non come lo potessi realizzare. Quando mi sono trovato a lavorare con Toscani ho percepito la sua energia e mi sono reso conto che non sarei riuscito a fermarlo in un’immagine sola. Ho iniziato a girargli intorno fotografandolo da più parti, di continuo, senza fermarmi e senza dirgli nulla se non “fai quello che vuoi”.
Così ho fatto con tutti. Quando sono rientrato in studio ho scelto i fotogrammi più interessanti e ho iniziato a tagliarli, spezzettarli, scomporli e ricomporli in un collage in base a quello che mi raccontavano. È uscito così il primo ritratto. Era proprio l’essenza di quello che volevo esprimere: siamo fatti di mille pezzi di storia e, il fotografo, forse ancora di più!>>
Per saperne di più su FotoIncontri: http://www.fotoincontri.net/
Per saperne di più su Paolo Ranzani: http://www.paoloranzani.com/
Per saperne di più sui fotografi ritratti…clicca sulla singola foto!
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Grazie mille per l’attenzione 🙂
Grazie a te Paolo. Le tue fotografie e le tue riflessioni offrono sempre spunti interessanti su cui soffermarsi a pensare.