Daily Click: il tocco di Al Magnus (Alastair Magnaldo)

Dalla Russia del daily click di ieri, passiamo alla Francia con le immagini di Al Magnus (Alastair Magnaldo) un’artista francese che si diverte a reinventare la fisica del mondo. Fotografa e digital artist dall’impronta magrittiana, Al Magnus, mette in scena mondi onirici e fiabeschi i cui protagonisti sono spesso dei bambini. Proprio i bambini, da sempre portatori di innocenza e purezza, riescono a interagire con il mondo: muovono le nuvole, giocano con le stelle, staccano un pezzo di cielo e così via.
Per saperne di più: http://www.alastairmagnaldo.com/en/fine-art-photography/
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con tutta l’ammirazione che posso avere per la sua opera, che é certamente pregevole, non riesco, da un punto di vista ético considerarla fotografia, trovo che sia più vicina alla grafica, una grafica fatta con tablet anziché con la matita, ma é grafica; almeno del mio punto di vista. come vedi mia cara non demordo nemmeno in vacanza. Sono in South Carolina a sostenerti a distanza. ciao
La questione che sollevi Franco è molto interessante e sarà il perno di molte riflessioni che mi piacerebbe fare in futuro sul blog. Parlare di etica fotografica nell’era della fotografia 2.0 non è facile, le carte ancora non sono scoperte del tutto e c’è una grande confusione di fondo. In che rapporto stanno Fotografia e “Digital Photography” ? C’è davvero una distinzione? Le modelle che troneggiano sulle copertine delle riviste patinate sono forse meno photoshoppate delle immagini di Al Magnus? Se allora non è la quantità di fotoritocco allora è il concetto di verosimile? Io penso di no. Tante fotografia realizzate in analogico non sembrano verosimili. La fotografia è la realtà? Già Emerson e Rejlander ci dicono che non è così. Cos’è allora l’essenza della fotografia?