Nuove Proposte: Me Vs. Riccardo Bandiera

Nuove Proposte: Me Vs. Riccardo Bandiera

Scopro la fotografia di Riccardo Bandiera e la mia attenzione converge su due suoi progetti fotografici. Il primo si intitola “Non affoghi cadendo nel fiume, ma stando immerso in esso” mentre il secondo è “through tall white plants, and into the world”. Dietro questi due titoli si celano due idee diverse ma quasi complementari. Ed è proprio osservando il parallelismo di queste due linee narrative che sono stata catturata da una sensazione di straniamento che mi ha portato a riflettere su cosa mi avesse colpito. Quello che vedo nella fotografia di Riccardo è una sensibilità in evoluzione, un attenzione per la quotidianità che viene presentata come un avvenimento nuovo, a sé. E così anche un tuffo in mare o una giornata soleggiata diventano delle piccole epifanie da guardare con occhi nuovi.

Quando ti sei appassionato alla fotografia?

È successo in maniera del tutto casuale circa 4-5 anni fa. Collezionavo toys in vinile e avevo l’abitudine di catalogarli fotografandoli, ma, a seconda delle loro caratteristiche, mi piaceva cercare di trovargli una giusta ambientazione. Sembra un’era fa!

"Non affoghi cadendo nel fiume

“Non affoghi cadendo nel fiume, ma stando immerso in esso

through tall white plants, and into the world

through tall white plants, and into the world

Quali sono le influenze che più ti ispirano o che hanno fatto evolvere il tuo modo di fotografare?

Mi piacciono alcuni grandi fotografi (Guy Bourdin è uno di questi) e ammirando le loro opere qualcosa di quello che vedo viene rimuginato dalla mia fantasia per essere poi elaborato nei miei progetti. Non credo si possa inventare più nulla di davvero innovativo, ma penso sia sbagliato copiare tristemente come fanno in tanti. Seguo il mio istinto, chiudo gli occhi e immagino la foto che vorrei, poi a seconda di chi fotografo e dove mi trovo a farlo, qualsiasi piccolo dettaglio può determinare un qualcosa di diverso. Il fatto di non esser mai completamente soddisfatto e di non “sedermi” su ciò che di buono ho fatto, credo mi spinga in un certo senso a evolvermi. Scatto sempre allo stesso modo, ma ogni giorno che passa acquisto più consapevolezza.

through tall white plants, and into the world02_riccardo bandiera

Mi hanno colpito i tuoi due progetti “Non affoghi cadendo nel fiume, ma stando immerso in esso” e “through tall white plants, and into the world” per certi versi così diversi da diventare complementari. Come sono nati e come sono stati realizzati?

Sono due progetti differenti, uniti dal fatto che son entrambi fatti in analogico. “Through tall..” è stato fatto con un Lomo Redscale caricato sulla vecchia macchina di mio padre, una Ricoh 500G. Era il secondo rullino che facevo con la Ricoh. Avevo visto questo campo incolto poco distante da casa mia, che in primavera, per circa 20 giorni, si carica di fiori bianchi in filari selvatici. Volevo fare uno shooting accattivante giocando con un forte contrasto di colore e con alcune componenti fashion. “Non affoghi…” è nato invece come appendice ad un progetto chiamato “Abissi”, in gran parte digitale, esposto a fine agosto 2013. Ho fatto due rullini con macchine subacquee usa e getta, in mare aperto (e qualcosa in un piccolo lago), in due-tre metri di profondità. Le modelle avevano il solo compito di presentarsi con abiti lunghi e di fluire liberamente nell’acqua. In questo caso, è venuta fuori più la parte artistica della mia fotografia. Dopo che li hai visti entrambi, ti rimangono negli occhi due colori: il rosso e l’azzurro.

through tall white plants, and into the world03_riccardo bandiera

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I tre aggettivi che secondo te descrivono “through tall”

Fashion. Sensuale. Caldo.

through tall white plants, and into the world09_riccardo bandiera

E invece i tre aggettivi che descrivono “non affoghi”

Poetico. Sognante. Psichedelico.

riccardo bandiera

Quali sono state – se ci sono state – nei due progetti le difficoltà nello scattare in analogico?

Le difficoltà maggiori ci son state fotografando “Non affoghi..”, in quanto mi trovavo sott’acqua in apnea insieme alla modella, senza maschera e pesi, con pochi attimi per decidere l’inquadratura migliore e la posa giusta. Le difficoltà non dipendevano pertanto dallo scattare in analogico o meno, ma più che altro dalle condizioni in cui mi trovavo.

riccardo bandiera

La tua prossima sfida fotografica: Riccardo Vs?

Sto lavorando a un nuovo progetto che è in dirittura d’arrivo. Ci lavoro da qualche mese. È una sorta di concept formato da dieci fotografie: ogni scatto ritrae una ragazza diversa in una location davvero particolare, molto ricercata. Quindi la sfida è sempre Riccardo Vs Riccardo. Trovare idee nuove e stimoli forti, cercando di migliorarsi sempre e vedere l’effetto che fa su chi vedrà poi le foto.

Per saperne di più: www.riccardobandiera.com

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