FORMA E DESIDERIO – THE CAL | Collezione Pirelli

the cal forma e desiderio

Quando: 21 novembre – 22 febbraio

Dove: Palazzo Reale, in Piazza Duomo 12, Milano.

È la fine di gennaio e forse alcuni non hanno ancora un calendario. Sfortunatamente sarà difficile procurarsi l’almanacco più ambito, talmente esclusivo da aver una tiratura di appena 17mila copie. Sto parlando del calendario Pirelli,  quest’anno firmato da Steven Meisel, un guru della fotografia di moda, che per edizione 2015 ha realizzato un Calendario audace e ironico con un forte richiamo agli anni ’80 che fa degli stereotipi femminili delle icone fetish, luminose e patinate.

calendario pirelli 2015

Calendario Pirelli 2015 – Steven Meisel

Se non possiamo possedere The Cal 2015, possiamo con piacere ripiegare con una visita alla sua retrospettiva, l’esposizione ancora in corso a Milano.

L’evento è stato inaugurato all’insegna dell’arte e del glamour. Sono stati chiamati a partecipare alla serata di gala anche tre blogger di fama internazionale: Xenia Tchoumitcheva, fashion blogger e modella, Silvio de Rossi, automative blogger e giornalista, Scott Schuman, photography blogger (se dico The Sartorialist avete già capito, no?), con al seguito tre dei loro rispettivi followers. (Se siete curiosi guardate qui la #thcalexperience)

Forma e Desiderio è un’esposizione interessante per il mondo della fotografia e merita qualche riflessione.

Il calendario evoca per sua congenita natura una dimensione temporale. Quando poi a segnare l’anno è Pirelli, la categoria del tempo si dilata, segnando e inaugurando momenti culturali con protagonista indiscussa la fotografia nel suo connubio con la moda e la femminilità.

Quella del calendario Pirelli  è una storia di sguardi inediti su eros e bellezza, riprodotta negli scatti degli autori più celebri, dal calibro di Arthur Elgort, Clive Arrowsmith, Annie Leibovitz, Brian Duffy, Peter Knapp, Uwe Ommer, Barry Lategan, Nick Knight, Peter Lindbergh Peter Beard, per citarne alcuni.

Fotografia di Herb Ritts

Fotografia di Herb Ritts

Immagini che hanno segnato periodi cruciali della nostra storia e anticipato tendenze, dagli anni dei Beatles fino a oggi.

L’esposizione testimonia la ricchezza di questo percorso creativo, senza tuttavia restare imprigionata nel semplice riferimento temporale. Per una realtà che si è distinta per mezzo secolo nella comunicazione visiva cadenzata nell’arco di 365 giorni, sarebbe stato facile richiamarsi a un itinerario cronologico e appoggiarsi a una narrazione lineare.

I curatori Walter Guadagnini  e Amedeo M. Turello hanno invece voluto riunire le opere in cinque sezioni tematiche.

Prima tappa di questo viaggio è la sezione L’incanto del mondo, una presentazione che ci conduce lontano dalla realtà quotidiana e che ci accompagna verso paesaggi esotici o mondi di onirica seduzione. Segue poi la sezione Il fotografo e la sua musa, percorso visivo che omaggia la grande arte del passato, in un colto gioco di citazioni e di esercizi di gusto privi di malizia. Lo sguardo indiscreto mostra ciò che è forse l’emblema della fama del calendario Pirelli: la trasgressione, vista con sguardo provocatorio, talvolta ludico.

Mert-Alas-Marcus-Piggot

Fotografia di Mert Alas e Marcus Piggot

La natura dell’artificio testimonia la tendenza alla metamorfosi della realtà per mezzo dell’obiettivo, una trasformazione del mondo e dei suoi dettagli (s)composti in geometrie, sino a giungere a momenti di pura astrazione. Il corpo in scena, sezione conclusiva della mostra, indaga i rapporti tra la modella e l’ambiente, sfociando in più di un’occasione in giochi metalinguistici, come negli scatti di Peter Lindbergh (calendario 2002), dove la modella fotografata diventa attrice di sé stessa intenta a farsi ritrarre nel set fotografico.

Tra le modelle ritratte delle varie edizioni del Pirelli possiamo ricordare i nomi di Isabeli Fontana, Natalia Vodianova Adriana Lima, Naomi Campbell, Mariacarla Boscono, Kate Moss, Miranda Kerr, Eva Herzigova, Laetitia Casta, Penelope Cruz, Selma Blair, Sophia Loren, Ines Sastre, Naomi Watts e Julianne Moore.

Oltre alle opere, sono esposti per la prima volta alcuni degli oggetti utilizzati nei set delle varie edizioni, come il corsetto usato da Monica Bellucci nello scatto di Richard Avedon, o la celebre maglietta usata da Bruce Weber nel 1998, o ancora i gioielli della serie africana di Terence Donovan.

Forma e Desiderio è un viaggio meraviglioso nella fotografia tra arte, bellezza, provocazione e glamour.

(con il contributo di Mattia Zaranto)

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