DAVID BOWIE “Heroes”| Fotografie di Masayoshi Sukita

David Bowie

Quando: 5 marzo – 10 maggio, 2015. Dove: ONO Arte Contemporanea, Via Santa Margherita, 10 – Bologna  1972, Londra. 

Masayoshi Sukita, fotografo e designer, si trovava sul suolo britannico per immortalare Marc Bolan, fondatore e cantante dei T-Rex. In quell’occasione fu attratto dal cartellone promozionale di un concerto. L’artista in questione era David Bowie. Siamo ai tempi di The Man Who Sold The World, il disco dalla copertina che ritrae il cantante in abiti femminili, languidamente disteso sul divano, con lunghi capelli biondi, e carte da gioco sparse sul pavimento. Copertina censurata negli USA. Colpito dal cartellone, Sukita si recò al concerto dove il cantante si esibì insieme a Lou Reed. Le parole di Sukita:

«Bowie was different to the other rock and rollers, he had something special that I knew I had to photograph.»

Ci aveva visto giusto.

David Bowie photo masayoshi sukita

David Bowie – Fotografia di Masayoshi Sukita

Sukita riuscì a mettersi in contatto col cantante grazie alla stylist Yasuko Takahashi, collaboratrice di Kansai Yamamoto, lo stilista che ha vestito Ziggy Stardust, il messianico alieno venuto dal pianeta rosso e interpretato da Bowie. Il manager del cantante rimase impressionato positivamente dagli scatti del fotografo giapponese e organizzò uno shooting. Soggetto delle foto: David Robert Jones, in seguito divenuto David Bowie, chiamato anche il Duca Bianco. Il controverso cantante che faceva sfoggio della sua bisessualità, scandalizzando mezzo pianeta. Artista che adorava intimorire, divertire e stupire. La voce calda e stridente che ha accompagnato il lancio dell’Apollo 11. Viso scavato, figura filiforme, movenze effemminate, abiti eccessivi. Occhio sinistro affetto da midriasi permanente, a seguito di un pugno ricevuto durante una lite. Sguardo in apparenza eterocromatico. Tokyo, 1973, anno in cui Bowie ottenne il premio come musicista rock più popolare e come donna peggio vestita. Cantante e fotografo si rincontrarono. Era iniziata una lunga, proficua collaborazione evoluta poi in un’amicizia che prosegue da oltre quarant’anni. Insieme scattavano foto, visitavano città, presenziavano a conferenze stampa, si godevano il tempo assieme.

David Bowie - Fotografia Masayoshi Sukita

David Bowie – Fotografia di Masayoshi Sukita

Ancora Tokyo, 1977. Il cantante era in visita insieme a Iggy Pop. Chiamò l’amico Sukita per una lunga sessione fotografica e fu in quell’occasione che venne scattata la foto che divenne poi la celeberrima cover di Heroes. Ma Sukita ancora non lo sapeva. La mostra si compone di una quarantina di foto. Sono visioni intime, preziose, frutto di un sodalizio professionale arricchito dall’informalità dell’amicizia. È un percorso di comune sensibilità artistica, di reciproco scambio culturale, di fotografie che tagliano fuori il cantante dai suoi luoghi abituali. L’immagine di David Bowie è d’altronde un’icona. Ha tracciato un segno profondo nella cultura popolare e, grazie anche a Masayoshi Sukita, è entrato a far parte della storia della fotografia contemporanea. DAVID BOWIE, Heroes, Ono Arte Contemporanea, con il patrocinio del Comune di Bologna, British Council, Università di Bologna, Scuola di Lingue e Letterature, Traduzione e Interpretazione. Con la collaborazione di NipPop. Per l’occasione, il marchio Gas presenta una limited edition di 2.000 T-shirt. Lo stile riprende il tema visivo del cantante, così come è visto dall’amico fotografo Masayoshi Sukita.

david bowie Masayoshi Sukita

David Bowie – Fotografia di Masayoshi Sukita

David Bowie

David Bowie – Fotografia di Masayoshi Sukita

masayoshi sukita

Me Vs Masayoshi Sukita

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