THE CINEMA SHOW | Fotografie dalla collezione della Galleria Civica di Modena

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Quando: 7 febbraio – 7 Giugno, 2015

Dove: Palazzo Santa Margherita, Corso Canalgrande 103, Modena.

Fotografia e cinema. Due sorelle dall’origine comune, due arti che si guardano, si studiano, si seducono. Eugène Trutat descrisse la cinematografia come «meravigliosa sensibilità della pellicola fotografica» capace di simulare la vita, in contrapposizione alla staticità dello scatto fotografico. La vita però non è solo movimento, talvolta è contemplazione.

Ugo Mulas, Totò, Milano, 1957.

Ugo Mulas, Totò, Milano, 1957.

Così come nel cinema, dove immagini in sequenza su celluloide sono in grado di rappresentare la grazia della materia animata, anche la fotografia dischiude il movimento della narrazione, ma seguendo il percorso contemplativo. Scatti vicini e consegnati alla meditazione del pubblico permettono di cogliere il racconto celato dietro la superficie, l’emozione vitale condensata nell’attimo, la forza sotterranea che scorre nell’immagine.

The Cinema Show è la narrazione fotografica di quel particolare racconto che è il cinema. Inaugurata il 7 febbraio al Palazzo Santa Margherita di Modena, l’esposizione ripercorre un secolo di storia del cinema, dal cortometraggio sperimentale di Anton Giulio Bragaglia, Thaïs (1917), proseguendo sino ai giorni nostri, con Nanni Moretti, Sorrentino, il nevrotico Woody Allen, Bill Murray.

Le opere facenti parte della Raccolta della Fotografia del museo modenese sono state selezionate da Daniele de Luigi, critico d’arte contemporanea, e Marco Pierini, storico dell’arte.

Giovanni Cozzi, Claudia Gerini, 2001.

Giovanni Cozzi, Claudia Gerini, 2001.

Le fotografie che compongono la mostra sono state realizzate da una quarantina di autori, frequentatori abituali del mondo cinematografico, oppure occasionali visitatori che hanno dedicato pochi ma preziosi sguardi ai protagonisti della settima arte. Tra gli autori si ricordano Philippe Antonello, Enrico Appetito, Franco Bellomo, Anton Giulio Bragaglia, Jean-François Bauret, Giovanni Cozzi, Chico De Luigi, Franco Fontana, David Gamble, Marcello Geppetti, Pino Guidolotti, Horst P. Horst, Emilio Lari, Erich Lessing, Gina Lollobrigida, Umberto Montiroli, Luciana Mulas,Ugo Mulas,Claude Nori, Gabriele Pagnini, Federico Patellani, John Phillips, Roger Pic, Pierluigi Praturlon, Paul Ronald, Gianfranco Salis, Tazio Secchiaroli, Pino Settanni, Angelo Turetta, Mario Tursi.

Il materiale della mostra spazia dalle fotografie di scena ai ritratti in studio, sino a quegli scatti fugaci presi sulla strada o nel set, tra una pausa e l’altra del lavoro cinematografico. Alcune opere raccolgono l’eredità della magia del cinema, la sua posa sognante, la finzione coreografica.  Altre ancora catturano attimi quotidiani, rivolte più alla concretezza di un attore in riposo e di un regista al lavoro.

Pino Settanni, Mario Monicelli, Lo sguardo del cinema, 2003.

Pino Settanni, Mario Monicelli, Lo sguardo del cinema, 2003.

Prese alla sprovvista dalla macchina fotografica, possiamo vedere Marilyn Monroe, Anna Magnani, Audrey Hepburn. Corteggiati dallo sguardo fotografico vediamo Marlene Dietrich, Carroll Baker, John Huston, Totò, Roberto Benigni, Claudia Gerini, Cristiana Capotondi.

Possiamo scorgere i registi Visconti e Antonioni e la loro espressione concentrata, un Fellini al lavoro in 8 e ½, tutti intenti a fare la storia del

Pierluigi Praturlon, Carroll Baker, aprile 1964.

Pierluigi Praturlon, Carroll Baker, aprile 1964.

cinema. E ancora un Bertolucci con Depardieu in Novecento, un Pasolini con la Callas in Medea, scampoli di conversazione convertiti in immagine.

La fotografia di scena occupa ampio spazio all’interno della galleria, scatti firmati da importanti autori che si sono dedicati a questo particolare genere. In questa sezione ci possiamo addentrare in La terra trema, in Quarto potere, possiamo rivedere Robert De Niro, Alberto Sordi, Jane Fonda, Charlotte Rampling, Ingrid Bergman.

In mostra anche due documentari sulla fotografia di scena: “I fotografi di scena”, dalla serie “I Mestieri del Cinema”, e “Fotografi… in scena: Mario Tursi”

Mostra a ingresso libero, un percorso nella storia del cinema.

(con il contributo di Mattia Zaranto)

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