BOB MARLEY. SOUL REBEL | INTIMATE PORTRAITS BY DAVID BURNETT
Quando: 22 febbraio – 19 aprile, 2015
Dove: Wall of Sound Gallery, Via Gastaldi 4, 12051 Alba (CN)
Il 6 febbraio 1945 nasceva in un villaggio della Giamaica il leggendario Bob Marley, il profeta dai dreadlocks selvaggi e gli occhi liquidi per il consumo di marijuana, il re del reggae che con le sue canzoni denunciava le ingiustizie sociali e inneggiava alla pace dei popoli.
Quest’anno avrebbe compiuto 70 anni e per celebrare l’anniversario della sua nascita la Wall of Sound Gallery, la prima galleria fotografica italiana dedicata alla musica, fondata da Guido Harari e Cristina Pelissero, presenterà la mostra Bob Marley. Soul Rebel, in Italia per la prima volta.
Ingaggiato nel 1976 dal Time Magazine per un servizio sulla musica reggae insieme al giornalista David DeVoss, il pluripremiato fotografo David Burnett viaggiò sino in Giamaica, esplorando l’isola e incontrando molti influenti artisti raggae: Peter Tosh, Lee “Scratch” Perry, Burning Spear, Ras Michael. Durante quello stesso viaggio si recò a Kingston e fotografò Bob Marley.
Burnett, nonostante il genere musicale non gli fosse familiare e sebbene non avesse idea di chi fosse Bob Marley, intuì la grandezza di quell’uomo gentile e la portata del suo messaggio. Il fotografo ne rimase colpito. «There are a few people who have this very charismatic air to them. Bob was just a guy, but he was some guy » ricorda Burnett.
L’anno dopo, nel ’77, Rolling Stone chiese al fotografo di documentare l’Exodus tour di Bob Marley and The Wailers in Europa, esperienza rappresentata negli scatti che immortalano Bob Marley nei lunghi viaggi in bus, durante le prove e poi nei concerti dalla sconvolgente potenza ad Amsterdam, Bruxelles, Parigi.
Per più di trent’anni molte di queste foto sono rimaste inedite, finché nel 2009 la Govinda Gallery di Washington ne ha esposto il materiale, raccolto nel volume Soul Rebel. An Intimate Portrait of Bob Marley, testimonianza unica di una delle icone più influenti del secolo scorso.
David Burnett iniziò la sua carriera nel 1967 con il Time Magazine. Fece parte dello staff fotografico del Life Magazine in Vietman durante la guerra, è noto per i suoi reportage sulla rivoluzione iraniana, per aver documentato il colpo di stato di Pinochet nel ’73, la caduta del muro di Berlino, la guerra di liberazione in Eritrea. Vincitore del prestigioso “World Press Photo of the Year”, ha ottenuto molti altri premi, tra cui la “Robert Capa Gold Medal” dell’Overseas Press Club. La rivista American Photo lo ha inserito tra le “100 personalità più importanti della fotografia”. È co-fondatore dell’agenzia Contact Press Images. Curiosamente, ha una figlia nata il 6 febbraio.
Il 22 febbraio, ore 15, il fotografo sarà presente all’inaugurazione per firmare le copie del suo libro, Soul Rebel. An Intimate Portrait of Bob Marley (Insight Editions, 2009). Alle 17.30, nel comune di Alba in sala Beppe Fenoglio, ci sarà l’incontro-proiezione con David Burnett e Guido Harari.
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