Me Vs. Giovanni Gori

Oggi vi presento Giovanni Gori, un bravo fotografo bolognese. Gli aspetti della fotografia di Giovanni che preferisco sono due. Il primo è l’utilizzo accurato delle luci. L’illuminazione di ogni set è sempre ricercata e studiata nel dettaglio tanto da diventare, alla pari con il soggetto, la protagonista dello scatto. L’altro aspetto, è la vivida cultura fotografica di Giovanni che, inevitabilmente, trapela dalle sue fotografie. Vi assicuro, sia che si tratti di un book, di un editoriale o di un catalogo, se il fotografo che realizza la fotografia guarda il Grande Fratello, questo emergerà dalle immagini. Ogni buona fotografia racconta sempre qualcosa di chi l’ha scattata. E ora, bando alle ciance: buona lettura e buona visione!

Per iniziare: come ti sei appassionato alla fotografia?

La mia passione per la fotografia nasce in due distinti momenti. Il primo risale a quando mio padre, un bravo fotografo amatoriale amante delle Leica, mi ha messo -fin da piccolo- una macchina fotografica in mano. I risultati erano scarsi perché a quei tempi ascoltavo poco i consigli di chiunque e le fotografie che facevo erano soprattutto per ricordare i luoghi visitati durante le vacanze. La vera scoperta di quel che significa fotografia è avvenuta tanti anni dopo: mio padre era scomparso da poco e io mi trovai a vivere una bella avventura in Africa. Per l’occasione comperai una reflex digitale e feci qualche migliaio di foto, scattando come fosse una macchina analogica. Il gradimento per quelle foto fu talmente ampio che io, in un momento delicato della mia vita e con particolare necessità di gratificazione, mi sono immerso completamente in questo mondo. La cosa buffa è che a quel tempo non mi interessava la fotografia di persone, che oggi è per me predominante. Ho iniziato per fare ingelosire una ragazza poiché sapevo che guardava sempre le mie foto su Flickr.

 

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Come tutti guardo tante fotografie di fotografi bravi, giornali, riviste, per essere aggiornato sulle tendenze, sui mood. La mia vera fonte di ispirazione, in particolare per quanto riguarda la luce (che è una passione nella passione), sono i quadri e i film: spesso mi capita di non riuscire a seguire una trama perché individuo una certa illuminazione e mi perdo a pensare a come riprodurla.

 

Quali sono i tre aspetti fondamentali in un ritratto?

Oddio, sono tanti. Per rimanere entro i tre punti direi: un soggetto interessante, la sintonia tra fotografo e soggetto (è un processo per fasi, molto simile all’innamoramento), e la luce.

Mi racconteresti una tua fotografia? Dall’idea alla post.

In generale che quando si parla di fotografia di persone i processi possono essere molto diversi e ognuno ha un suo iter. È molto diverso realizzare un progetto personale elaborato oppure un book per una modella, per fare un esempio, così come sarebbe diverso fare un catalogo o un editoriale. I progetti personali nascono da una idea di fondo ma anche dalla voglia di sperimentare qualcosa di nuovo. Uno dei miei primi progetti fu una serie realizzata in esterna. È stato uno dei primi esperimenti di luce mista naturale/artificiale. Dato che avevo a disposizione una bella modella bionda, quasi angelica, l’intuizione fu quella di inventarsi una leggenda a sfondo sentimentale. In sintesi l’iter fu questo: idea di massima, individuazione e studio location (sia dal punto delle inquadrature che in riferimento al variare della illuminazione naturale nelle diverse ore della giornata), trasposizione su carta delle fotografie da realizzare, con note a mano di tutti gli elementi che la compongono, e relativa attrezzatura, formazione della crew, realizzazione fotografie, post produzione, pubblicazione.

La tua prossima sfida fotografica: Giovanni Vs.?

La mia prossima sfida non la svelo, per scaramanzia. Ma in generale mi piacerebbe realizzare un editoriale con set e illuminazione di tipo cinematografico. Mi piacerebbe tanto!

Per saperne di più: http://500px.com/GiovanniGori   / http://giovannigori.tumblr.com/