Me Vs. Toni Thorimbert

Toni-Thorimbert-fotografo

Mi sono imposta una sfida per l’intervista di oggi: presentarvi Toni Thorimbert in 140 caratteri, un tweet. È una sfida difficile perché chi conosce questo grande fotografo sa che il suo percorso all’interno della fotografia è ricco di sfaccettature (reporter, ritrattista, fotografo di moda!) e la sua personalità fa sorprendere proprio tutti.
Non aggiungo altro se non:

“Psicologo dell’essere, seduttore di intenti, dissacratore…fotografo. Toni Thorimbert: il vostro peggior sfidante al tavolo di poker!”  

A voi l’intervista:

Due insegnamenti che hai ricevuto e che ti sono stati utili nella tua formazione:

Il primo, di Albe Steiner, grandissimo grafico e artista che ho avuto il privilegio di avere come insegnante all’Umanitaria nel 1973: “prima di prendere un foglio bianco in mano, lavati le mani”
E poi il mio capo quando ero assistente, il fotografo Fabio Simion, che mi diceva sempre: “In studio, non fare mai un tragitto con le mani vuote”

Cose molto basiche, che possono sembrare banali, ma che sono alla base di un atteggiamento mentale, di una disciplina del fare che è molto importante – anche – nella fotografia.

toni thorimbert
Due elementi che sono cambiati nella tua fotografia:

La mia fotografia non è mai veramente cambiata, si è evoluta con la mia persona e con le evoluzioni della tecnica.
Per molto tempo ho cercato la mia strada, passando anche per strade che non erano le mie. Ma questo fa parte del percorso di ogni artista.

toni thorimbert
Due segreti per fare una bella fotografia:

Non sono molto interessato alle belle fotografie, se per bello intendiamo un aspetto estetico, formale.
Per fare “buone” fotografie, cosa che mi interessa sicuramente di più, direi che è importante porsi in diretto contatto con i propri desideri, aprire il cuore e avere il coraggio di spingersi al limite di una situazione.

toni thorimbert

Due errori da non fare:

Non fare errori potrebbe essere il peggior errore, perlomeno in fotografia.

toni thorimbert
Due canzoni (o libri o film) che ti hanno ispirato:

NEW YORK il primo libro fotografico di William Klein che ho visto quando ero studente all’Umanitaria. Folgorante.
Per quello che riguarda la musica, ( sono stato un decente batterista rock ) non ragiono in termini di canzoni ma di sonorità. Sicuramente Massive Attack, negli anni ’90 sono stati il suono che più mi ha ispirato.

toni thorimbert

 

Due fotografi che ammiri:

Ne ammiro così tanti e ho assorbito così tanto da così tanti che alla fine, per sintetizzare, direi: me stesso.

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Due fotografi da scoprire (o da riscoprire):

Ugo Mulas, perché pur essendo stato già abbondantemente scoperto, forse non è ancora abbastanza digerito specie dalle giovani generazioni. Il suo percorso, specie “Le verifiche” sta alla base di tutta la fotografia contemporanea.

Vivian Maier, le sue foto sono bellissime, così come è straordinaria la sua storia. Il documentario su di lei: Finding Vivian Maier è un piccolo capolavoro che mi ha fatto piangere.

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Due consigli per chi sta per intraprendere il lavoro di fotografo?

Il primo consiglio è: cambiate idea finché siete in tempo. Ma se proprio non ci riuscite, procuratevi almeno 200.000,00 euro, cifra che – a mio parere – rappresenta l’investimento minimo per incominciare a fare sul serio.

toni thorimbert

Per saperne di più: http://www.tonithorimbert.com/

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