Prima e dopo le CAMERECHIARE di Enrico De Luigi

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Il 24 Luglio sono stata tra CAMERECHIARE a casa di Enrico De Luigi. Dico “tra” e non “nelle” perché le CAMERECHIARE sono un incrocio. Un incrocio dove incontri e ti scontri con te stesso. Nel raccontarvi la mia esperienza parto proprio da qui. Dal prima.

CAMERECHIARE: un luogo d’incontri per l’anima

Il fotografo Enrico De Luigi ha ‘aperto’ le porte di casa rivoluzionando la propria l’abitazione. Già tramite chico de luigi workshopFacebook nei mesi scorsi mi ero pregustata qualche clic della tinteggiatura, i primi quadri appesi, i due mici neri che zampettavano per il corridoio. I libri. Tantissimi libri. Le fotografie. Migliaia.

La prima idea che ti fai delle CAMERECHIARE è semplice. Prenoti una stanza e ti godi Rimini. E hai anche l’occasione di conoscere un artista straordinario, di leggere i suoi libri, magari di scambiarci due chiacchiere se sei fortunato. Puoi entrare in una casa dove l’energia e la creatività sono palpabili. Vai a CAMERECHIARE e di sicuro ne esci con nuovi progetti e nuove idee. Magari anche con un intervista a Enrico.

Appena vieni accolto da Enrico che si affaccia dalla finestra e ti grida “Ciaoo” inizi a provare sulla tua pelle che CAMERECHIARE è qualcosa di più. Ne hai la certezza quando varchi la soglia di casa e Gigi e Polpetta – i due micioni – ti accolgono tra fusa e strusciamenti. L’idea di CAMERECHIARE è semplice, ma quello che vivi è qualcosa di molto complesso.

La mia permanenza a CAMERECHIARE

Una delle coincidenze che mi ha affascinato durante il pernottamento è che sul comodino della stanza c’era “Meglio ladro che fotografo” di Ando Gilardi, lo stesso libro che in quei giorni stavo rileggendo alla sera prima di addormentarmi. Il libro era arricchito con le sottolineature e gli appunti di Enrico e con una dedica di Ando. Oltre a questo, c’erano un libro fotografico di Ellen Von Unwerth e uno di Araki Nobuyoshi, due tra i miei autori preferiti. La Fotografia e l’Arte si respirano ed è stato impossibile non farsi ispirare sia dall’ospite che dalla stessa abitazione.

È strano. Per me le CAMERECHIARE e le chiacchierate con Enrico e con gli altri “coinquilini per un giorno” sono state un motivo di indagine introspettiva. Con una compagnia così vivida e tenace le parole sono escono fluenti e le contaminazioni di pensieri, punti di vista e valori si incontrano e si scontrano. Alla fine quando torni a casa ti rendi conto che il confronto che hai avuto è stato, prima di tutto, con te stesso.

Cosa è cambiato in me dopo CAMERECHIARE

L’esperienza che ho vissuto ha cambiato qualcosa dentro di me. Enrico è un artista ed è una persona aperta. Così come lo è la sua casa. Confrontarsi con lui ti permette di fare un testa a testa con il mondo intero. Uno degli aspetti che mi hanno fatto mettere in discussione all’inizio è il senso di appartenenza che ho provato. Mi sono sentita in famiglia. È raro trovare un luogo al di fuori della propria casa in cui ci si possa sentire a proprio agio e in sintonia con l’ambiente circostante sentendosi valorizzati nella propria unicità. Credo sia proprio nel momento in cui si ha l’occasione di sentire a pieno un senso di accettazione che ci si spoglia di ogni convinzione per vedere la realtà sotto nuovi punti di vista. Forse è questa la magia più grande che ha significato per me l’occasione di CAMERECHIARE e l’incontro con Enrico.

Il clima e lo scambio che c’è a CAMERECHIARE rende ogni minuto pieno e vivo. Nulla viene messo in gioco per essere distrutto. Si viene a creare un legame istantaneo volto alla crescita e al miglioramento. Per me tutto questo è diventato un bisogno di raccontarmi di più agli altri. Sono sicura che anche su questo mio blog di fotografia qualcosa cambierà. Questo stesso articolo è già un piccolo cambiamento.

Inutile dire che presto tornerò a trovare Enrico!

Ps. Ah, sì. Dopo cinque anni ho preso un nuovo paio di occhiali. Infondo, quando si cresce dentro, anche “fuori” ci si modifica di conseguenza. Sono sicura che vi piaceranno!

Per info sui workshop organizzati presso CAMERECHIARE e ogni altra curiosità questo è il sito di Enrico De Luigi

fotografia di enrico de luigi

Ecco il ritratto con doppia esposizione che Enrico mi ha fatto durante l’esperienza presso CAMERECHIARE.

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