Forza di volontà…ri | Il reportage di Roberto Perotti

reportage forza di volontàri di roberto perotti

Venerdì 17 aprile Aprile è stata una giornata fortunata, a dispetto di quanto avrebbero potuto dire i più superstiziosi. La sera sono stata ospite dell’evento organizzato da CloseUp Studio, Associazione Fotografica Culturale che promuove incontri, workshop, corsi e seminari, sotto il segno di un’unica passione, quella per la fotografia. Quando Valerio Lelli di CloseUp mi ha chiesto di presentare il libro di Roberto Perotti, ho sfogliato le pagine del suo reportage e sono stata felice di accettare. Iniziamo col presentare l’autore del libro.

presentazione forza di volontari di roberto perotti

Nato nel 1973, originario di Traversetolo, da una decina d’anni vive nella città di Parma. Inutile dirlo, il piacere di fotografare gli scorre nelle vene, una vocazione maturata negli anni che lo ha condotto ad ottenere il primo premio di diversi concorsi fotografici.

Roberto Perotti, in quanto residente a Parma, ricorda bene quanto avvenuto il 13-14 ottobre dell’anno scorso. Con l’alluvione causata dall’esondazione del Baganza, macchine e container sono stati trascinati dalla corrente, le abitazioni al primo piano sono state sommerse, un ponte è crollato, un intero reparto ospedaliero è stato sgomberato, le scuole sono state chiuse, episodi di black out si sono ripetuti in molte zone della città. Nonostante il pericolo e il consiglio arrivato a più voci di non uscire di casa, sono stati in tanti ad allungare una mano verso chi ne aveva bisogno e verso la città stessa. Sono gli angeli del fango, volontari con stivali di gomma e badili in spalla, scesi sulle strade a prestare soccorso ai più sfortunati di questa vicenda. E Roberto Perotti, con la sua macchina fotografica, ha documentato quei giorni di bellezza umana dopo l’alluvione, fotografie che sono confluite nel libro “Forza di Volontà…ri“. Sono state selezionate 120 istantanee di notevole interesse sul piano formale. Sebbene il fotografo non si sia mai avvicinato ai soggetti, la composizione presenta un’eleganza quasi studiata. Uno sguardo ben delineato su attimi carichi di significato, la spiccata sensibilità estetica alla ricerca del bello che affiora anche dalla tragedia.

Qui di seguito la mia intervista al fotografo.

Cosa hai visto a Parma da quel 13 Ottobre e cosa hai scelto di raccontarci tramite la fotografia?

R: Il 13 ottobre ho visto un fiume generalmente in secca ingrossarsi a dismisura e ho scoperto quanto rumore possa fare un corso d’acqua in piena. Ho letto la preoccupazione negli occhi della gente, ho visto e sentito notizie di disastri in corso che per scelta ho preferito non violare. Per questa mia forma di rispetto al dramma, non riuscivo a decidermi se andare o meno a scattare sui luoghi direttamente colpiti dall’alluvione, ma è bastata  la telefonata di un amico che lavorava in quella zona per darmi il via a partire e scattare. Sono bastate poche ore per realizzare che si trattava di un evento che andava documentato, non tanto per il disastro in se… ma soprattutto per quello che si stava muovendo. La mattina seguente partii, come tanti in quei giorni, alla ricerca di un paio di stivali, ma mai avrei pensato sarebbe stata un impresa così difficile. I negozi in città ne erano sprovvisti, questo dà il senso della misura di quanti erano passati ancor  prima di me per attrezzarsi al volo e far fronte a questa emergenza. Con la mia fotografia ho deciso da subito di voler raccontare loro, quelli che si sono armati, appunto, di una pala e un paio di stivali, che come plotoni in ordine sparso ogni giorno attraversavano un ponte che divideva in due la città. Da una parte la vita procedeva lenta e tranquilla come sempre… Nell’area interessata dall’esondazione del fiume Baganza, definita zona Rossa, nonostante le richieste divulgate tramite quotidiani locali cartacei e online di tenersi al di fuori della suddetta zona, per motivi di ordine pubblico e sicurezza, quotidianamente, classi di alunni, gruppi di amici, volontari, residenti e non, per settimane si sono regalati completamente al prossimo, a chi, in quel momento, era realmente in  difficoltà. Questo è quanto ho visto e quanto il mio libro “Forza di volontà..ri” vuole testimoniare.

Nonostante in questo periodo le distanze tra le persone siano sempre più accentuate, c’è ancora un legame forte che nasce nel momento della necessità vera. Quali sono le emozioni che hai respirato durante la realizzazione del reportage?

R: Le emozioni sono tra le più contrastanti, dal disagio di leggere la disperazione e la rassegnazione negli occhi di chi aveva perso tutto, alla gioia di chi, infangato da capo a piedi, riusciva comunque a sorridere. C’erano lacrime e c’erano abbracci. Si respirava un immenso senso di solidarietà… C’era il  pizzaiolo che per giorni ha consegnato gratuitamente decine di cartoni di pizza per sfamare questi “plotoni” di volontari, banchetti improvvisati, bambini che nel loro piccolo si infilavano là dove gli adulti non potevano arrivare, decine di persone allineate a creare un unico cordone umano di pale, secchi, stivali.

Forza di Volontà...ri di Roberto Perotti

“Forza di Volontà…ri” di Roberto Perotti

Per il reportage hai scelto il B/N. Quali riflessioni ti hanno portato a questa decisione?

R: Anzitutto perché mi piace, sono un amante della street photography che si sviluppa principalmente in questa modalità, e qui i colori non distolgono l’attenzione da quello che vuole e deve essere il soggetto.

Roberto Perotti fotografia

“Forza di Volontà…ri” di Roberto Perotti

Come saranno utilizzati i fondi raccolti?

R: Semplicissimo, il ricavato della vendita verrà depositato in un conto corrente appositamente creato e dal quale attingeremo solo ed esclusivamente per pagare le fatture di un impianto elettrico, di una rintonacatura piuttosto che altro; i nominativi delle famiglie maggiormente colpite o comunque ancora in difficoltà ci verranno forniti dalle associazioni, comitati e circoli del quartiere con cui siamo in stretto contatto.


Dal 1 al 10 maggio, “Forza di volontà…ri” è in mostra presso il Palazzo della Rosa Prati a Parma, per contribuire alla raccolta fondi in sostegno della città. Mercoledì 6 maggio alle ore 18,30 sono tutti invitati all’aperitivo insieme all’autore e ai tanti che hanno partecipato al progetto.

PS: vi suggerisco caldamente di recuperare il libro “Forza di volontà…ri” o di acquistare una foto. Io l’ho già fatto e ora ho la fortuna di avere in casa una foto che, come sappiamo, non è solo una foto, ma anche una Storia che vale la pena di ascoltare – e in questo caso, di saper vedere.

Roberto Perotti Forza di Volontàri

“Forza di Volontà…ri” di Roberto Perotti

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